Per l’Est chiedere più tardi

Un paese ed un vento. I principali attori di una vicenda umana e surreale. Un paese pieno di uomini, gente di ogni etnia e rispettosa della diversità. Un vento carico di spezie e balsami, aromi lontani e vicini, delicati e agrodolci, a volte forti e conturbanti. Sino nell’animo. Diecimila anime annusanti nel vento, afferrano solo parzialmente la stupenda armonia che lega ogni singolo afflusso di rabarbaro con il segunete di cardamomo. Basta una manciata di secondi per comprendere che il paese dove il vento soffia, è soleggiato, ulivo ricoprono i suoi lievi pendii, il mare lo bagna, forgiando coste di sabbia bianca, quasi perlacea, che al sole rilucica, sembrando un immenso prato di candidi gigli. Si coltivano tè, spezie e aromi sui pendii, vicino agli uliveti. Non c’è bisogno di molta cura, la natura provvede incessantemente a fornire la giusta dose di manodopera, facendo sì che il lavoro umano divenga minimo, insignificante lo sforzo per portare le otri di acqua purissima di fonte su per le colline terrazzate. Lucidissime le foglie di menta, smosse dalla brezza, riconducono alla mente dei braccianti periodi di frizzante euforia; la cannella, aspra e pungente, rievoca le battaglie del passato; coriandolo e cumino, uniti insieme in ceste foderate di lino, ricordano il volto della terra, i suoi occhi profondi e neri, oscurati da un sabbia color cinabro. Si ricaveranno unguenti, distillati, balsami, fondamenti di teocrazia persino. Ma il giusto prezzo per tutto questo glorioso raccolto, è alto e inflessibile. Si poggia il mondo su un centrale perno, esserevisibile, essere importante. Non esiste in questo paese di vento profumato un simile comandamento politico. Esso è un paese che proietta un’ombra assai longilinea, ma che si assottiglia sempre di più, sino quasi a divenire inesistente. Dove si trovi, la terra del pepe nero e della citronella, non è possibile dirlo. Non esiste mappa ne sentiero che vi conduca. Ma se per caso, doveste incontrare un viandante, che porti con sé il sentore della noce moscata, vago ma distinguibile sulla sua pelle, sui capelli e negli occhi, interrogatelo sulla sua provenienza. Probabilmente, avreste l’unica via per le porte del paese e del vento.

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